APS “Accademia Marsilio Ficino” - Istituto “Marsilio Ficino” Scuola Media, Licei Classico e Scientifico
Tribuna Politica I° edizione
Costruiamo insieme il futuro delle nostre città
Confronto tra i Candidati a Sindaco in vista delle prossime Elezioni Amministrative del Comune Unico di Figline-Incisa
Venerdì 16 maggio 2014, ore 18-20
Cortile dell’Istituto “Marsilio Ficino”
Ingresso da piazza Lord Baden Powell
Nell’imminenza delle Elezioni Amministrative per la nuova giunta comunale di Figline-Incisa, previste per il prossimo 25 maggio, come Accademia e Istituto “Marsilio Ficino” abbiamo pensato di aprire la nostra istituzione educativa ad un confronto con gli amministratori locali e la società civile. Per questo abbiamo invitato i candidati a Sindaco delle varie liste che si sono presentate per le prossime elezioni, ad un confronto pubblico fra loro. Ogni candidato, dopo una breve autopresentazione iniziale, verrà invitato a rispondere a otto domande, di cui 3 elaborate dalle ultime tre classi delle Superiori, 2 da una commissione formata da ex alunni attualmente studenti universitari, 3 dai genitori. Ognuno di loro avrà 3 minuti di tempo per rispondere alle singole domande e, alla fine, lo spazio per un breve messaggio conclusivo. Parteciperanno il dottor Simone Lombardi candidato per la Lista Civica Idea Comune Figline Incisa; il dottor Giorgio Laici per la Lista Civica Insieme Figline Incisa; la dottoressa Valentina Trambusti per la Lista Civica Salvare il Serristori; il dottor Roberto Renzi per la Lista di F.I. e U.D.C.; il dottor Lorenzo Naimi per il M5S; la dottoressa Giulia Mugnai per il PD.
I candidati verranno accolti alle ore 17.30 presso l’ingresso principale dell’Istituto (p.zza San Francesco, 10) e accompagnati da un alunno e un’alunna ciascuno per una breve visita della Scuola. Mentre il confronto avrà inizio alle ore 18. Sarà un'opportunità per approfondire la nostra conoscenza e per insegnare alle giovani generazione a prendersi cura del proprio territorio e delle proprie città in prima persona. Un'occasione di scambio di idee nell'intento di costruire il bene comune che più sta cuore a tutti noi. Un modo nuovo per dare la parola alle domande, alle proposte e alle richieste dei nostri alunni, delle famiglie, degli ex alunni attualmente studenti universitari, dei professionisti e del mondo economico di Figline, di Incisa e non solo, che seguono e sostengono le attività del nostro Istituto. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Perché la Tribuna Politica
I manuali di Storia sono unanimi nel legare la prima fase della rinascita culturale dell’Europa, dopo secoli di declino culturale delle istituzioni laiche seguito al crollo dell’Impero romano d’Occidente, a Carlo Magno che, per garantire un buon funzionamento e il futuro del Sacro romano impero, fondò nella capitale Aquisgrana una Scuola di palazzo per formare i funzionari statali, e ordinò alle diocesi e ai monasteri di aprire nuove scuole per istruire i sudditi. Ed è altrettanto vero che il livello di civiltà e di efficienza di uno stato moderno si vede dal funzionamento del suo sistema scolastico. La Scuola pubblica, gestita dallo stato o da altri enti statali, è assolutamente indispensabile e necessaria per garantire a tutti l’accesso a un buon livello di istruzione. Ed è un bene che ci sia e sia presente in modo adeguato in tutte le regioni e comuni del nostro Paese. Purtroppo, siamo consapevoli che questo non avviene ancora in modo adeguato in tutto il territorio italiano. Le scuole appaiono spesso fatiscenti, scarsamente attrezzate dal punto di vista tecnologico e sportivo, insufficienti per garantire a tutti i cittadini il diritto a una buon istruzione. Soprattutto per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria che non raggiungerebbero tale scopo senza la compartecipazione delle Scuole Paritarie. Per Scuola Paritaria si intende una scuola pubblica, con tutti gli obblighi, regole e adempimenti del caso, gestita da un ente privato, in grado di rilasciare diplomi validi e di buon livello come tutte le altre scuole gestite direttamente dallo Stato o dai comuni.
I quattro governi che si sono succeduti negli ultimi tre anni quando si sono presentati a chiedere la fiducia in Parlamento, hanno messo tra i primi punti dei loro programmi il rilancio dell’Istruzione e delle strutture scolastiche, ancora però non abbiamo visto grandi risultati. Anche se l’attuale governo sembra più deciso degli altri a mantenere l’impegno preso pubblicamente. E ci auguriamo che riesca a farlo quanto prima e nel miglior modo possibile. A questo proposito, nel nostro Paese sarebbe arrivato il momento di avviare una riflessione serena sulla possibilità di permettere ad altre istituzioni o fondazioni, laiche o di ispirazione religiosa, di affiancare lo Stato in questo impegno educativo, come avviene, senza scandalo per nessuno, in gran parte dei Paesi europei. Vi sono, infatti, da rimuovere numerosi pregiudizi a questo proposito, probabilmente nati da cattive gestioni o da esempi negativi tuttora operanti. Pensiamo ad alcuni istituti privati che garantiscono il certo conseguimento di un diploma previo pagamento di ingenti rette. Tuttavia vi sono numerose scuole paritarie che svolgono in modo eccellente e aperto a tutti il loro compito educativo. Sarebbe, quindi, necessario creare un albo delle Scuole Paritarie virtuose a cui garantire, almeno per una buon parte delle spese, una qualche forma di aiuto da parte dello Stato.
C’è poi la comune idea che le Scuole Paritarie siano ambienti elitari dove vengono ammessi solo i figli di famiglie benestanti o ricche che scelgono questo tipo di scuola per distinguersi e sentirsi superiori nei confronti degli altri. Altri pensano che siano le scuole dove vengono mandati i ragazzi svogliati o con scarse capacità intellettive per garantire loro, grazie al pagamento della retta, un buon risultato scolastico. In altre parole, si passa perché si paga una “tangente”. In realtà, anche in questo caso, dovremmo approfondire meglio la conoscenza delle varie realtà di scuola paritaria presenti nel nostro Paese. È vero che la presenza di una retta costituisce un forte elemento di selezione e non tutte le famiglie hanno un reddito tale da poter far fronte ad un’ulteriore spesa per l'educazione dei figli. Ma è anche vero che star bene economicamente non è una colpa o un privilegio che deve essere scontato in qualche modo da parte dei figli. Secondariamente, molte scuole paritarie, si adoperano per abbattere questa barriera con borse di studio, sconti o gratuità legate a determinate problematiche familiari. Così, in queste scuole, troverete figli di famiglie di operai, commercianti, professionisti, industriali, insegnanti, ricchi e poveri. E probabilmente la soluzione più semplice per non correre il rischio di creare scuole elitarie sarebbe quella di ridurre le rette facendo intervenire sovvenzioni statali. Se è vero che lo stato risparmia sei milioni di euro l’anno grazie alle scuole paritarie, basterebbe permettere alle famiglie che iscrivono i loro figli in queste scuole di detrarre dalle tasse la cifra corrispondente a quanto spende l’amministrazione pubblica per uno studente. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che queste famiglie pagano le tasse per l’istruzione dei loro figli pur non usufruendo di questo servizio da parte dello Stato.
Come Accademia e Istituto “Marsilio Ficino” riteniamo opportuno avviare una riflessione con la società civile e il mondo della politica su questo tema, perché spesso i nostri alunni rischiano di diventare “studenti di serie B” perché non godono di tutte le agevolazioni e aiuti che giustamente vengono riconosciuti agli studenti delle scuole pubbliche statali. Anche loro, infatti, sono cittadini italiani e devono godere degli stessi diritti degli altri, indipendentemente dalla famiglia a cui appartengono. Così come tutti noi, cittadini responsabili e membri delle varie istituzioni che garantiscono con il loro lavoro una migliore vita sociale e civile all’Italia, ci sentiamo in dovere e abbiamo il diritto e il vivo desiderio di concorrere all’educazione dei nostri figli. Questo è un compito troppo importante per essere demandato solamente allo Stato. Per questo abbiamo in programma di avviare una serie di tribune politiche dove invitare i politici, a livello locale e nazionale, per dibattere delle tematiche legate alla Scuola e all’educazione dei giovani, pubblicamente, insieme alla società civile.
L’Istituto “Marsilio Ficino
Fondato nel 1926 dai Frati Minori (francescani) della Provincia Toscana, l’Istituto “Marsilio Ficino” è stato per molti anni l’unica scuola superiore presente nel Valdarno. I Padri francescani che hanno insegnato a lungo nell’Istituto vi hanno impresso un’impronta di umanità e di spiritualità che permane ancora oggi. Con la loro opera hanno diffuso tra i giovani l’amore per il sapere e svolto un’attività straordinaria di istruzione, di promozione umana, sociale e culturale. Fedele a questa tradizione, il “Marsilio Ficino”, che dal 2012 è passato in gestione alla Diocesi di Fiesole, cerca di unire alla qualità dell’attività didattica l’attenzione alla crescita umana e spirituale dei propri studenti. Richiamandosi all’“umanesimo francescano”, l’Istituto pone al centro dell’educazione non soltanto l’apprendimento delle discipline, ma anche il sostegno alla ricerca personale dell’alunno, favorendo il suo bisogno di diventare adulto e di compiere scelte mature, autonome e coraggiose.
Da sempre consapevole della sua funzione pubblica, l’Istituto adotta uno stile educativo “laicale”, mettendo al primo posto la libertà della coscienza, il dialogo aperto e rispettoso con tutte le opinioni religiose e culturali, la ricerca e lo spirito critico in ogni campo del sapere. A dirigere la didattica dell’Istituto è la Comunità di San Leolino che ha come carisma specifico l’impegno per l’educazione e la cultura. I membri della Comunità, laureati, insegnano nell’Istituto materie umanistiche e musicali, formando con gli altri docenti laici, Padri francescani e sacerdoti diocesani, un corpo docente scelto e motivato.
Anche se il nostro è un Istituto Paritario, nel senso che è riconosciuto come una scuola pubblica ma con l'unica differenza che il gestore è un ente privato, e quindi ci troviamo nella necessità di far pagare una retta alle famiglie che scelgono la nostra Scuola per i propri figli, cerchiamo di dare a tutti la possibilità di iscriversi da noi offrendo borse di studio ed altre forme di sostegno economico.
Da ormai sei anni, per assicurare al nostro Istituto una buon vitalità ed una sempre migliore apertura verso le esigenze del territorio, le istituzioni pubbliche e private, abbiamo affiancato alla Scuola l’APS “Accademia Marsilio Ficino” che raccoglie gli amici e gli ex alunni del “Marsilio Ficino” e promuove la conoscenza del nostro lavoro educativo nel Valdarno e oltre. L’Accademia si propone di contribuire alla formazione umana e culturale degli alunni, dei genitori, degli ex alunni e della cittadinanza, attraverso una serie di attività raccolta sotto il titolo Orizzonti dell'Educazione. Tra le varie iniziative c'è anche quella della promozione di borse di studio con il progetto “Adotta uno studente”.
In questi anni abbiamo collaborato, sia come Istituto che come Accademia, con l'ex Amministrazione Comunale di Figline per alcune iniziative come La Festa della Toscana, il Progetto Alchimie Teatrali promosse dal Comune, i Convegni di Letture di Storia, Il Concorso Vola Alta Parola di Poesia e Racconto Breve rivolto alle Scuole Medie e alle Superiori, Il Concorso Grafico-Pittorico rivolto alle Scuole Elementari e Medie ed altre iniziative promosse da noi.
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